...nella leggerezza della trasformazione dello spazio mi libero dai pensieri notturni, mi risveglio nell'abisso dei sogni e affondo i piedi in ?terre battute? sollevando polvere e solitudine per mare e per amore l?universo di colore di danze di suoni, lungo la mia strada, di quella cultura di tradizione antica: prismatica polposa, complessa e succosa.
Terre battute dai venti infuriati dai monti, sereno incanto splendente di sole bianco, dense sfumate nuvole di piombo, grigio verde ed intenso blu, colpo d occhio rotondo dove l invisibile realtà del continuo infinito presente accende la luce della propria anima e illumina la vita attorno a se. L?ignoranza è l?oscurità e questa oscurità persiste finche non brilla la luce. E? solo con la luce della luna che l?uomo può vedere la luna. accendo la luce della mia anima percorrendo rotte migratorie come un pastore errante all?alba in un villaggio deserto, è questa la mia esperienza con il mondo sul mondo seguendo le terre battute di sentieri già trattati dall'ovvietà e dalla necessità di essere ciò che già si è.
Infatti è nell'esperienza di ogni essere vivente che la coscienza è fissata nel presente. Il passato è nella memoria ed il futuro nell?immaginazione. il senso di presenza è costante nell?immediatezza del momento vissuto.
Terra battuta viaggio etnico, di una etnia immaginaria che è quella nostra di adesso dove si mischiano la musica balcanica e i tamburi africani, le melodie arabe e quelle popolari, le dis...