Allevamenti, servono nuove regole per il benessere degli animali
Non possiamo voltare le spalle agli animali che soffrono negli allevamenti, spesso intensivi, destinati alla nostra alimentazione. Ancora oggi, nonostante le immagini idealizzate, diffuse dalle aziende, di vacche, galline e maiali sereni su ampie distese erbose, i fatti ci mettono davanti agli occhi una realtà ben differente. Autorità, cittadini e anche alcuni allevatori se ne sono accorti, come dimostra una vasta consultazione svolta dalla Commissione Europea. L’indagine, denominata ?Fitness Check? – letteralmente ?Controllo dell’adeguatezza?, è stata svolta tramite questionari pubblici. Ci sono anche dei commenti raccolti nel periodo subito precedente, inviati liberamente da cittadini e organizzazioni.
Oggi, dunque, autorità e consumatori chiedono a gran voce modifiche sulle regole per il trattamento degli animali. I risultati dell’indagine saranno tenuti in considerazione dalla Commissione nell’ambito della revisione della normativa europea che avverrà entro il 2023. Ecco le principali criticità e le proposte dei cittadini. Norme poco applicate, informazioni ridotte
Il tema benessere animale non è nuovissimo, anche se ancora in molti casi non viene posta abbastanza attenzione. La protezione degli animali è codificata a partire dal 1° gennaio 2007, quando il benessere animale è entrato ufficialmente fra i criteri obbligatori da inserire nella precedente legislazione. Tuttavia, ancora siamo lontani da una reale e diffusa applicazione ...