Lunedì 2 maggio 2022Da "The Seneca Effect"di Ugo BardiIl gioco degli scacchi non è una simulazione realistica di una battaglia. Ma, su un punto, può fornire un indizio fondamentale: le guerre sono soprattutto una questione di comando e controllo. Uccidere o neutralizzare il leader (il re) può causare il collasso delle forze militari del paese. Nei tempi moderni, i leader vengono raramente uccisi dai loro nemici, anzi, sono controllati, a volte in modi subdoli che li coinvolgono in azioni sciocche o controproducenti. Se il mondo è una scacchiera gigante, i capi delle maggiori potenze equivalgono al "re" degli scacchi. È opinione comune che qualunque cosa venga fatta nella gigantesca lotta, sia fatta per ordini specifici del grande leader, che sia Putin, Biden, Xi Jinping, o chiunque controlli ? o si dice che controlli ? un paese. Questa percezione apre una strategia simile agli scacchi che consiste nell'eliminare il leader nemico. Ma raramente è una buona idea. A differenza di quanto accade negli scacchi, il leader ucciso può essere trasformato in una figura eroica dalla propaganda, e poi sostituito da un altro che potrebbe essere ancora più bellicoso. Quindi, una strategia migliore potrebbe consistere nel controllare i leader nemici, cosa che non puoi fare negli scacchi. Se riesci a convincere il tuo nemico a fare scelte strategiche sbagliate, sei a metà strada verso la vittori...