Intorno al 1850 l?idea di progresso entrò nel terzo periodo della sua storia. Nel primo periodo, fino alla Rivoluzione francese, era stata trattata alquanto casualmente: fu data per scontata e non fu analizzata né da filosofi né da storici. Nel secondo periodo se ne comprese l?enorme importanza, e si cominciò a cercare una legge generale che la definisse e la fissasse. Fu fondata la sociologia, e nello stesso tempo le impressionanti conquiste della scienza, applicate al benessere materiale, diffusero l?idea. Armonizzava con il concetto di ?sviluppo? che era diventato corrente sia nella scienza naturale sia nella metafisica. I socialisti e altri riformatori politici si appellavano ad essa come ad un vangelo.
Nel 1850 era diventata un?idea assai diffusa in Europa, eppure non era accettata da tutti come un?evidente verità. Il concetto di progresso sociale era cresciuto nell?atmosfera del concetto di sviluppo biologico, ma questo sviluppo sembrava ancora un frutto altamente precario della speculazione. La staticità della specie e la creazione dell?uomo, difese da potenti interessi e pregiudizi, furono attaccate ma non scosse. L?ipotesi di una evoluzione organica si trovava più o meno nella stessa posizione in cui si era trovata l?ipotesi copernicana nel sedicesimo secolo. Allora nel 1859 intervenne Darwin, come Galileo ...
L?apparizione dell?Origine della specie mutò la situazione sfatando definitivamente il dogma della staticità della specie e assegnando cause...